CINGOLI, 2 maggio 2020 – Mister Sergio Palazzi si presenta ai cingolani come nuovo tecnico della Santarelli Cingoli. Dopo l’annuncio della settimana scorsa, l’allenatore 29enne pugliese ha parlato per la prima volta da tesserato della società di Via Cerquatti.
Palazzi, originario di Noci (Bari), vanta un curriculum di tutto rispetto, avendo vinto anche lo scudetto da aiuto-allenatore di Riccardo Trillini nel 2009-2010 al Conversano. E’ match analyst della nazionale italiana guidata proprio dal direttore tecnico cingolano. Viene dall’esperienza sulla panchina del Camerano, ottenendo la permanenza in Serie A2 per due stagioni di fila.
D – Cosa ti ha spinto ad accettare l’incarico proposto dalla Polisportiva Cingoli?
Sergio Palazzi : “La possibilità di giocare il campionato di Serie A1 è stata decisiva nella mia scelta. Conosco abbastanza bene Cingoli e la Polisportiva, questo mi ha aiutato nella decisione e, quando sarà possibile, mi aiuterà ad entrare al meglio all’interno di questa nuova esperienza.”
D – Quale metodo di gioco e di allenamento adotterai qui a Cingoli?
Palazzi – “È difficile oggi, con la rosa ancora incompleta e senza una data di inizio del prossimo campionato, sapere come giocherà la Santarelli Cingoli. Tanto dipenderà dai giocatori che comporranno la rosa e, siccome ci si allena per come si vuol giocare, i metodi di allenamento saranno una conseguenza. Sicuramente, il ritmo, l’intensità, la capacità di giocare in velocità, che hanno caratterizzato la squadra negli ultimi anni, rappresentano l’identità di Cingoli e ho tutta l’intenzione di mantenerla e sfruttarla.”
D – Vieni da due stagioni positive al Camerano. Cosa lasci alle pendici del Conero, a livello di professionalità e rapporti umani?
“Credo di aver contribuito alla crescita della Pallamano Camerano: sono sicuro questa continuerà e Camerano diventerà una realtà stabile della Pallamano italiana. Cosa lascio non posso essere io a dirlo.”
Giacomo Grasselli
Ufficio Stampa
Polisportiva Cingoli